Le Armi in COD2

Armi Americane
(sez. curata da {FMJ} S.M.Hartman)

Armi Tedesche
(sez. curata da {FMJ} Fallschirm)

Armi Russe

(sez. curata da {FMJ} Fallschirm)

Armi Inglesi

(sez. curata da {FMJ} Fallschirm)

Le pistole
(sez. curata da {FMJ} Fallschirm)

Mitragliatrici Pesanti: L'MG42
(sez. curata da {FMJ} Fallschirm)

NEW! Granate e Bombe a mano NEW!
(sez. curata da {FMJ} Fallschirm)

NEW! Piastrine dei eserciti WWII NEW!
(sez. curata da {FMJ} Fallschirm)





** M1 Carabina **
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La Carabina M1 è una di quelle armi particolari che non non può essere classificata in qualsiasi categoria esistente.
L'Esercito Americano riconobbe rapidamente che non sarebbe stato possibile armare tutti suoi uomini col Garand almeno fino a che la produzione non venne intensificata. Gli uomini nelle retrovie non erano prima in linea per il fucile nuovo, ma avevano comunque bisogno di qualcosa per difendersi. L'originale fucile M1903 e il fucile mitragliatore Thompson suppliscono mitragliatrice erano entrambi troppo pesanti per essere trasportati in lunghi tragitti con le munizioni da mortaio o simili, così fu cercata una nuova arma. Il risultato è stato la Carabina M1.  La carabina sparava proiettili molto più piccoli e leggeri che il Garand, sebbene avessero lo stesso calibro (0.30). Il bossolo più piccolo permise un arma molto arma agile che fu alimentata da un caricatore amovibile capace di 15 colpi. Un caricatore più grande da 30 colpi fu presentato verso la fine della guerra. La carabina sostituì la pistola come armamento ufficiale di molti gradi di ufficiali e divenne quasi standard fra uomini che servivano le armi pesanti come mortai o pezzi d'artiglieria.

La critica principale dell'M1 interessava le sue munizioni che fu spesso trovato insufficiente a fermare un uomo deciso in battaglia. Né era un'arma di saturazione a corto raggio, come il fucile mitragliatore, ed era anche sottopotenziata per uguagliare un fucile. Era estremamente popolare, ma non fu più sviluppata dopo la guerra.

* * *

Nel gioco, gli M1A1 sono fucili semi-automatici, caratterizzati da caricatori di 15 proiettili e da una sufficiente precisione, ma non possiedono lo stesso potenziale d'arresto dei fucili maggiori (Kar98k,Mosin-Nagant, Lee Enfield, Springfield '03) e quindi i loro colpi sono meno efficaci.





** M1 Garand **
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L'M1 Garand, il cui nome originale in produzione era United States Rifle, Caliber .30, M1, è stato il primo fucile militare semiautomatico a presa di gas (ovvero con i gas di sparo che vengono recuperati per riarmare l'otturatore e ricaricare) ad essere consegnato in servizio per la fanteria americana. Andò a rimpiazzare ufficialmente lo Springfield M1903 come fucile d'ordinanza standard nel 1936, e a sua volta venne sostituito dall'M14 (derivato dall'M1) nel 1957. Il fucile M1 è stato usato massicciamente nella seconda guerra mondiale, nella guerra di Corea e, più limitatamente, nella guerra del Vietnam. Divenuto il fucile d'ordinanza del soldato americano, diede ottima prova in tutti i teatri di guerra e si guadagnanò la fama di arma efficiente, robusta e precisa. Non era comunque esente da difetti: il caricatore conteneva solo 8 colpi e il sistema di caricamento dall'alto, tipo Mannlicher, era criticabile e talvolta fonte di inconvenienti.



La gran parte degli M1 prodotti furono consegnati alle truppe americane, sebbene molti vennero prestati ad altre nazioni e ricamerati, nel dopoguerra, nel calibro 7.62x51; oggi è utilizzato da diversi drill teams ed è un'arma da fuoco civile molto popolare.

Il termine "Garand" viene pronunciato alternativamente [gûr-and'] o [gâr'-ənd], tuttavia i discendenti e gli amici stretti di John Garand, il progettista, generalmente si trovano d'accordo sulla seconda versione.

Il fucile semi-automatico M1 Garand è una delle armi più caratteristiche della seconda guerra mondiale. Questo fucile si può ricaricare solo quando sono stati sparati tutti e 8 i colpi presenti. Rispetto al Kar98k ha una maggiore rapidità di fuoco ed è anche più veloce da ricaricare, anche se per uccidere un nemico non basta un colpo. Quest'arma ha una notevole precisione anche sulla media-lunga distanza.





** Thompson **
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Il Thompson, anche conosciuto come Tommy Gun o Chopper, è un'arma automatica statunitense creata nel 1919 dal generale John T. Thompson (Newport 1860 - New York 1940).Egli aveva compreso che le munizioni dall'ottimo potere d'arresto calibro .45 sarebbero state devastanti se sparate da un arma automatica. Un altro soprannome dell'arma è "ripulitore di trincee", poiché Thompson la concepì proprio con questo scopo.

Venne usata come arma per la polizia e divenne famosa negli anni venti perché usata dai gangster di Chicago dove fu utilizzata anche nella strage di San Valentino. In ambito mafioso il Thompson era conosciuto come "la macchina da scrivere di Chicago", in quanto era usata dai gangster quanto una macchina per scrivere. Dispone di un caricatore lineare e di uno a tamburo più rumoroso e che si inceppava assai facilmente. Il modello del 1921 non fu mai usato in ambito militare ma solamente dalle forze di polizia, nel 1928 fu costruito un nuovo modello M 1928 A 1 più adatto all'uso militare: la velocità di tiro fu ridotta a 700 colpi al minuto dai 1500 colpi della versione del 1921, fu aggiunto un freno a bocca e fu eliminato l'alzo graduato. Durante la guerra per ovviare ad alcuni inconvenienti tra cui il notevole costo e la facilità di bloccaggio dell'otturatore fu costruito il modello M 1 che è quello più famoso. Le sue caratteristiche peso limitato e altissima velocità di tiro lo rendono efficacissimo per gli assalti e la soppressione da breve distanza.Diffusissimo nel gioco Multiplayer, questo fucile mitragliatore, divenuto tristemente noto nell'epoca del proibizionismo, poiché era usato dalle bande di gangster, è un'arma abbastanza buona e uccide un nemico in pochi secondi grazie alla sua rapidità di fuoco. Nonostante queste peculiarità spesso viene preferito l' MP40 per via della maggiore capienza del caricatore e per il minore rinculo.




** M3 Grease Gun **
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L'M3, meglio noto con il soprannome di Grease Gun, (formalmente chiamato United States Submachine Gun, Cal. .45, M3/M3A1) è una pistola mitragliatrice usata dall'esercito statunitense durante la Seconda Guerra Mondiale.
Creata nel 1942, la "grease gun" è l'equivalente americano dello Sten o del MP40 tedesco. Mitraglietta leggera e maneggevole, usata molto per gli scontri ravvicinati, inizialmente venne usato come sostituto del Thompson, sia per il suo costo di produzione, decisamente economico, sia per via della pesantezza e dell'ingombranza di quest'ultimo. Arma poco ingombrante e di semplice utilizzo, dotata di caricatore da 30 colpi calibro .45 (9mm - 11mm), venne usata molto dai carristi come arma da difesa e dalla fanteria e dai paracadutisti come arma d'appoggio. Ricevette il soprannome Grease Gun (Oliatore) per la sua forma simile appunto agli oliatori a pompa utilizzati per ingrassare alcune parti dei carri armati.La M3 Grease Gun è l'equivalente statunitenseo dello Sten, un mitra utile perlopiù negli scontri ravvicinati. Lo si usa solo in multiplayer.





** BAR **
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Il B.A.R., acronimo di Browning Automatic Rifle, è un fucile automatico prodotto dalla Browning e adatto al fuoco di soppressione. Dotato di un calibro adatto a uccidere un bisonte, pesa da scarico quasi 9 chili.
È dotato di un caricatore a cassetta da 20 colpi, e di un cavalletto da un chilo di peso. In uso già nella prima guerra mondiale, venne particolarmente apprezzato anche nella seconda guerra mondiale dai marines per via del supporto che poteva offrire durante gli assalti. Le sue caratteristiche lo rendono efficace sia nel fuoco da terra con il cavalletto, sia nel fuoco dalla spalla e dal fianco. Viene spesso ritenuta una delle migliori armi americane in servizio nella seconda guerra mondiale.
Il calibro è lo stesso dell'arma lunga di ordinanza dell'Esercito Statunitense M1 Garand, che venne adottata nel dopoguerra dall'Esercito Italiano e poi trasformato nel calibro 7,62 NATO. Il BAR fu utilizzato anche nella Guerra di Corea, e nella Guerra del Vietnam fu usato soprattutto dai sudvietnamiti e dagli australiani. Oggi non è più in uso presso alcun esercito.

* * *

Il BAR è un fucile automatico molto pesante e rallenta molto il soldato. Ha caratteristiche simile al Bren però è molto più potente di esso, e a causa di ciò il rinculo è molto forte. Possiede caricatori da 20 colpi.






** SPRINGFIELD **
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Come tutti i fucili di precisione, lo Springfield è un'arma notevole, con una storia che comincia nel XIX secolo. Sostanzialmente simile agli altri fucili sniper come il kar98k con ottica,è forse il più usato nel gioco in rete. Come gli altri fucili di precisione(tranne il LeeEnfield)questo fucile presenta una ricarica singola,che rende l'operazione abbastanza lenta.
 




Armi Tedesche

Kar98k
Gewher 43
Mp40
Mp44




** Mauser Karabiner 98 **
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Il 98K Mauser è un fucile a culatta mobile sviluppato negli anni trenta dalla Mauser sviluppando il vecchio Mauser usato nella Grande Guerra. Il Mauser ha un caricatore da 5 colpi con proiettili calibro 7.92x57mm, questo fucile si puo’ caricare sia con caricatore bifilare, sia con proiettili sciolti.Dotato di un’ottima precisione e di una lunga gittata effettiva (800m approssimativi) era un arma assai temuta soprattutto con la combinazione di una ottica di precisione.

 

Nella parte posteriore dll’otturatore si trova la leva per la sicura:
spostata a sinistra, l’arma è pronta al fuoco.
Spostata al centro, l’arma è in sicura ma è possibile l’apertura dell’otturatore di conseguenza la ricarica.
Spostata a destra, l’arma è in sicura e non è possibile l’apertura dell’otturatore. Sul calcio dell’arma è presente un circonferenza metallica che è necessaria per smontare l’otturatore, sotto la canna è presente la guida per l’innesto della baionetta.


Ricaricamento dell’arma


Soldato delle 6^ Armata a Stalingrado con fucile e baionetta innestata



Cecchino Tedesco in azione





** GEWEHR 43 **
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Il G43 fa parte della categoria dei fucili semiautomatici utilizzati dalla forze armate tedesche, fece la sua prima comparsa sul campo nell’U.R.R.S. dove il comando tedesco si rese conto dell’uso massiccio dei fucili automatici che faceva l’esercito russo e cercarono un miglioramento del modello del 1940, questo fucile non diventò mai leggenda come il 98K mauser, aveva una meccanica perfetta e un rinculo ridotto, fu utilizzato come fucile di precisione soprattutto contro gli americani in Francia, per la facilità di pulizia e di ricarica. Il caricatore consisteva in un alloggio da 10 proiettili calibro 9mm





** MP40 **
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l'MP40 vantava una buona precisione anche a media distanza, un rinculo abbastanza ridotto ed una soluzione innovativa come il calcio retrattile. Anche se generalmente affidabile, il maggiore punto debole dell’MP40 era il suo caricatore da 32 colpi (una debolezza ereditata dall'inglese Sten, che copiò lo stesso design). Al contrario del Thompson, che utilizzava un caricatore a doppia colonna e doppia alimentazione, gli MP40 utilizzavano un'alimentazione singola, con una doppia colonna di proiettili che si limitavano ad una alla fine del caricatore. Ciò costringeva i proiettili da 9 mm a sopportare un elevato attrito per raggiungere la camera di scoppio. Un ulteriore difetto era la particolare inclinazione del caricatore a sporcarsi e, di conseguenza, ad incepparsi. In casi del genere i soldati tedeschi davano letteralmente uno schiaffo al caricatore, risolvendo il problema. Il caricatore era inoltre spesso usato come manico, utilizzo errato che spesso causava problemi di alimentazione, poiché la pressione della mano causava lo spostamento della bocca del caricatore. I soldati tedeschi erano addestrati ad utilizzare la vera maniglia sul lato dell'arma, per evitare così malfunzionamenti e problemi di alimentazione.Lìmp40 è la versione di mitra leggero per le truppe tedesche ed era arma prediletta d’assalto per i Fallschirmjäger (paracadutisti) che la resero leggendaria per molte azioni da loro compiute e conclusesi con successo.


MP40= in azione sul fronte russo






** MP44 **
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L'MP44 è il risultato di una serie di ricerche e di esperimenti, condotti da varie industrie su quella che doveva diventare un'arma rivoluzionaria, che avrebbe dovuto nei progetti e nelle intenzioni cambiare il volto della fanteria. il caricatore contiene 30 colpi e c'è l'attacco per la baionetta e il tromboncino. Il primo impiego avviene nel 1942 sul fronte orientale, quando ad un reparto di soldati del gruppo Sherer rimasto accerchiato dai Sovietici fu paracadutato un certo quantitativo di armi.Diversi lotti vennero consegnati anche per le truppe nel deserto. Si può tranquillamente affermare che l'MP44 è stato il modello base per i moderni fucili d'assalto. Difatti i sovietici, che avevano provato sulla propria pelle gli effetti di quest'arma, introdussero il famoso AK-47 Kalashnikov, che non è altro che la versione sovietica, migliorata in alcune caratteristiche ma per alcuni aspetti più primitiva: la lavorazione del'AK-47 era "per asportazione di truciolo" mentre i tedeschi lavoravano gia "a stampaggio" (raggiunta solo con l'AK-M 74), questo incideva notevolmente sul peso dell'arma.





Armi Russe

Mosin Nagant
Mosin Nagant con ottica
PPSH41
PPSH42
SVT-40 Tokarew




** MOSIN NAGANT **
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Il Mosin Nagant è un fucile a culatta mobile russo cotruito nel 1891 ed è stato utilizzato fino alla guerra in Vietnam dai Vietnamiti del Nord. I tiratori scelti della Legione Straniera spesso si appropriavano di questo fucile quando abbattevano un altro tiratore scelto avversario come trofeo. Questo fucile è alimentato da un caricatore con 5 proiettili da 7.62mm e per questo è detto "Fucile da Tre Linee", poiché il calibro corrisponde al triplo di una linea, una vecchia unità di misura russa.




** MOSIN NAGANT CON OTTICA **
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nel 1932, con il primo "piano quinquennale" sovietico, quando si decise che anche l'Armata Rossa doveva dotarsi di un fucile di precisione. E così nel 1932 vennero selezionati 749 fucili con ottime doti di precisione, e vennero dotati di ottica, dopo avere piegato la manetta dell'otturatore perché non interferisse con l'ottica.
A quei 749 ne seguirono molti altri, perché dai "sacri testi" risulta che fino al 1945 ne furono prodotti circa 185.000, con un picco massimo di 53.195 pezzi prodotti nel 1942, e la produzione continuò fino al 1947.
La prima ottica utilizzata su questo fucile fu forse la migliore, era l'ottica modello PT (qualcuno la chiama PE, ma questo non ha molto senso, perchè PE è l'acronimo di "pritsel edinii", che significa "ottica generica") a 4 ingrandimenti prodotta per conto dei sovietici dalla Karl Zeiss di Jena. Fu utilizzata dal 1932 al 1935, e come la maggior parte delle ottiche dell'epoca era lunga (28 centimetri) e pesante (600 grammi).
Dal 1936 al 1940 vennero utilizzate ottiche prodotte in Russia utilizzando il disegno della Zeiss, che generalmente vengono definite PEM.
Attorno al 1940 i russi cominciarono ad utilizzare le ottiche russe PU da 3,5 ingrandimenti, decisamente più compatte (17 centimetri) e più leggere (270 grammi) delle ottiche precedenti, ed il fucile fotografato è dotato dell'ottica PU.
L'ottica PU era stata inizialmente sviluppata per l'uso con il fucile Tokarev SVT 40, e fu facilissimo per i russi utilizzarla sul Mosin Nagant. Mentre i primi modelli dotati di ottica PT e PEM potevano avere sia il supporto dell'ottica in posizione centrale (i primi tipi) che sul lato sinistro (i tipi successivi), tutti i Mosin Nagant dotati di ottica PU utilizzavano un attacco laterale sinistro. In ogni caso, i fucili sniper mantenevano le mire metalliche originali, che non venivano asportate.





** PPSH41 **
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Il Il P.P.Sh. (Pistolet-Pulemet Shpagina) è una pistola mitragliatrice che venne usata in Unione Sovietica dai soldati dell'Armata Rossa durante la seconda guerra mondiale.
È stata la principale arma automatica usata dall'esercito sovietico nella seconda guerra mondiale.
Quest'arma ha una elevata cadenza di fuoco e un caricatore a tamburo capace di contenere fino a 71 colpi calibro 7,65x25, stesso calibro usato dalle pistole nella seconda guerra mondiale come la Tokarev sempre prodotta in Russia.
Tra i difetti della PPSh vanno inclusi la difficoltà di ricarica, la tendenza dei caricatori a tamburo a incepparsi (risolta adottando i caricatori bifilari) e l'alto rischio di sparo in caso di caduta accidentale a terra, comune a tutte le armi automatiche a otturatore aperto. Malgrado queste carenze, il PPSh-41 era comunque molto apprezzato dai soldati sovietici per il basso rinculo, affidabilità e letalità a corto raggio. L'arma, infatti, non è precisa e risulta efficace solo a breve distanza. Durante la guerra ci sono stati casi di deformazione della canna a causa dell'alto rateo di fuoco e dell'elevata cadenza di tiro che spingeva gli inesperti soldati russi a usare raffiche molto lunghe rovinando irreparabilmente, con l'intenso calore, la canna.
Le PPSh catturate erano un'arma apprezzata anche dai Tedeschi, soprattutto perché i caricatori a tamburo avevano più del doppio della capacità dei caricatori di un MP40 tedesco e questo aumentava l'autonomia della pistola mitragliatrice russa.






** PPSH42/43 **
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La ppsh43 è stato il primo prototipo di arma d'assalto non corta (non un mitra) e può essere considerato il capostipite dei vari fucili d'assalto successivi. era un arma con calcio mobile e caricatore ricurvo da 35 colpi calibro 7,62 corto.La sua velocità di fuoco più ridotta(500 colpi al minuto), la canna lunga con spegnifiamma laterali e la ottima precisione fanno di quest'arma una sorta di carabina a raffica. tale arma russa fu molto apprezzata dai soldati sovietici, pur avendo la metà dei colpi del ppsh41 era infatti più precisa,leggera,con rinculo più ridotto e maneggevole. Fu fornita a carristi, cavalleggerimartiglieri, paracadutisti in grandi quantità. Dopo la guerra la produzione non fu bloccata nonostante la nascita dell'AK-47.Nella guerra dell'indocina(e nel conflitto del vietnam) molti vietcong brandivano le ppsh41 e ppsh43.





** SVT-40 TOKAREV **
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E' stato il secondo semiautomatico sovietico (dopo il presto dimenticato AVS 36 di Simonov), ed il primo realmente funzionante. E' stato usato (pur con delle limitazioni strutturali) anche come arma sniper, e trasformato persino in full auto (con la denominazione AVT40), malgrado camerasse una munizione decisamente inadatta in questo ruolo (la solita vecchia 7,62x54 russa, quella dei Mosin Nagant).
Costruito per servire solo nell'esercito sovietico, è stato catturato in notevoli quantità sia dai finlandesi (durante la Guerra d'Inverno, ed in quel caso si trattava di SVT 38) che dai tedeschi che lo hanno utilizzato con successo ed addirittura, nel caso le armi non fossero in buone condizioni, provvedevano alle sistemazioni arrivando persino ad apporre i Waffenamt!
All'inizio della II G.M. l'Armata Rossa non era pronta per la guerra, e non fu un caso se Stalin strinse una alleanza con Hitler (Patto Molotov-Ribbentrop), che gli storici postbellici hanno preferito ridefinire "patto di non belligeranza". L'armamento individuale dell'Armata Rossa era decisamente datato, ed era il solito Mosin Nagant 91/30, bolt-action progettato in epoca zarista e "lungo quanto la Quaresima".
Nel 1936 comunque i sovietici stavano cercando di realizzare un'arma lunga semiautomatica "valida", ed a lavorarci (ovviamente su progetti diversi) erano Simonov, Rukavishnikov e Tokarev. Dopo la presentazione dei prototipi e le relative prove, la commissione dell'Armata Rossa scelse il progetto di Tokarev, che fu approvato il 26 Febbraio 1939; non a caso Tokarev era il progettista di armi preferito da Stalin, e questo pesò parecchio sulla scelta dell'arma da adottare.
L'arma si chiamava "Samozaryadnaya Vintoka Tokareva" modello 1938, o SVT 38. La produzione dell'SVT 38 cominciò nel luglio 1939, ma la produzione di massa iniziò solo nell'ottobre 1939 e terminò nell'aprile del 1940. Era una strana arma l'SVT 38... il calcio era in due pezzi, l'asta di pulizia non si trovava sotto la canna, ma sulla parte destra dell'arma, e soprattutto il progetto non era ottimizzato per una produzione in grande serie. In più... gli scontri bellici con i finlandesi avevano dimostrato che c'erano diverse possibili migliorie da apportare, e così l'SVT 38 fu ridisegnato per renderlo più leggero e per semplificarne la produzione. Il calcio era diventato monopezzo, l'asta di pulizia era tornata al suo posto (sotto la canna), l'astina era stata accorciata ed il nuovo fucile si chiamava SVT 40. Anche la baionetta era diventata di dimensioni accettabili e non assomigliava più ad un machete. Ecco una parata di militari armati di SVT 38, con le vecchie baionette di 58 centimetri.



La produzione di massa cominciò nel luglio del 1940, e nello stesso periodo si procedeva anche all'accorciamento del lunghissimo Mosin Nagant 91/30. L'intenzione dei sovietici era quella di armare tutti i reparti di fanteria con il semiautomatico SVT 40, ed ecco perché è così raro trovare dei Mosin Nagant 91/30 prodotti tra il 1940 ed il 1942. Ma la produzione dell'SVT 40 andava a rilento, nel primo mese ne uscirono dalla catena di montaggio solo 3.416, ed in tutto il 1940 la produzione fu di soli 66.000 SVT 40. La produzione si svolse in tre distinti arsenali, quello di Tula (dove andò avanti fino al 3 gennaio 1945), quello di Ishevsk (dove la produzione fu interrotta nel 1942, quando arrivò l'ordine di abbandonare la produzione dell'SVT 40 e di... ricominciare a produrre i Mosin Nagant 91/30!) e da quello di Kovrov (dove però la produzione andò avanti per meno di un anno, ed è raro trovare un SVT prodotto a Kovrov).
Alla Wermacht capitava abbastanza spesso di catturare dei fucili Tokarev, ed in questo caso le armi venivano testate a 100 metri. Se le rosate erano inferiori ai 10 centimetri l'arma veniva utilizzata immediatamente dalla Wermacht, in caso contrario veniva inviata agli arsenali tedeschi per essere ricondizionata, e prima della riconsegna ai reparti venivano addirittura apposti i Waffenamt. Le quantità di SVT che fecero la II G.M. in mano ai tedeschi erano tali che l'Alto Comando diede delle sigle identificative tedesche agli SVT catturati, e così l'SVT 38 diventò il SIG 258(R) e l'SVT 40 diventò il SIG 259(R). Le truppe tedesche erano soddisfatte degli SVT, e continuarono ad utilizzarli finché durarono le scorte di munizioni catturate ai sovietici.
In campo sovietico, a partire dall'aprile 1940 gli SVT 38 e 40 rimpiazzarono come armi sniper i Mosin Nagant 91/30 PE (quelli con ottiche Karl Zeiss) e rimasero in servizio in questo ruolo fino al 1942, quando con la ripresa della produzione del Mosin Nagant 91/30 furono rimpiazzati dai 91/30 PU. In effetti come fucile sniper l'SVT aveva un paio di gravi problemi, ovvero la cattiva tenuta dell'ottica (che tendeva a spostarsi perdendo la taratura) e soprattutto la inaccuratezza del primo colpo sparato che, per problemi di fluttuazione longitudinale della canna poteva finire "fuori" anche di più di 10 centimetri a 100 metri, mentre i colpi successivi non risentivano del problema.
L'SVT 40 è stato anche modificato come arma automatica, conosciuta come "Automat Vintovka Tokareva", o AVT 40. L'AVT 40 è identico all'SVT 40, salvo per la modifica alla leva di sicura che poteva venire spostata a destra o a sinistra per ottenere la posizione "colpo singolo" e quella "raffica", mentre la posizione centrale della leva era la "sicura". Per permettere questo movimento della leva, era stato realizzato uno "scanso" su entrambi i lati della calciatura all'altezza della leva di sicura. Pare che l'AVT 40 venisse fornita di caricatori maggiorati rispetto a quelli da 10 forniti con l'SVT. L'arma non ebbe un grosso successo. Usava una munizione troppo potente per essere facilmente governabile nel tiro a raffica, e l'uso intenso in modalità full auto poteva provocare rotture meccaniche ed a volte la frattura del calcio. A seguito di questi problemi l'AVT 40 è uscito di produzione nell'agosto del 1943.
Insomma... è un fucile che ha armato per una intera guerra mondiale uno dei più grandi eserciti del mondo... ed in parecchi casi anche il suo nemico! E' stato usato in tutti i ruoli che si potessero richiedere ad un'arma individuale, ma soprattutto è stata l'arma di transizione che ha portato alla realizzazione dell'SKS 45 nel "nuovo" calibro 7,62x39 (arma abbondantemente utilizzata in Corea), che a sua volta e' stata la precorritrice dell'AK 47.
E inoltre le difficoltà costruttive del Tokarev hanno costretto i sovietici alla "riscrittura" del Mosin Nagant in chiave corta, permettendo quest'ultimo "ruggito" al bolt action, con l'ottimo Mosin Nagant Kar44, ben più facile da produrre del Tokarev e comunque micidiale nelle mani di un soldato ben addestrato.





Armi Inglesi

Lee Enfield
Sten
Bren
Garand (vedi Armi Americane)



** LEE ENFIELD **
▲ Armi Inglesi ▲
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Il Lee-Enfield è stata un’arma di ordinanza della fanteria britannica per più di mezzo secolo, dal 1895 al 1956. Ha avuto larga diffusione durante la prima e la seconda guerra mondiale, dovuta al fatto che venne utilizzata da quasi tutti i paesi del Commonwealth e delle colonia britanniche. Il Lee-Enfield era un fucile a culatta mobile dotato di buona precisione, era alimentato da due caricatori a lingua da cinque colpi, è tutt’ora utilizzato in Afghanistan dove in ambienti desertici conta più la precisione che il volume di fuoco.





** STEN **
▲ Armi Inglesi ▲
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Lo Sten è una pistola mitragliatrice usata per maggior parte temporale durante il secondo conflitto mondiale, era usato per lo più dai Paracadutisti. Lo Sten è la risposta all’MP40 tedesco ma era pur sempre meno affidabile e preciso dell’MP40 e sicuramente meno potente del famoso Thompson americano. Lo Sten venne usato da molte formazioni partigiane di tutta Europa che lo ricevevano via aerea (paracadutati) dagli alleati. Lo Sten utilizzava proiettili 9 X 19 mm Parabellum, le stesse usate dalle pistole (mitragliatrici e non) di produzione germanica, in modo da poter utilizzare anche le munizioni eventualmente conquistate al nemico. Il caricatore conteneva 32 colpi posti a zig-zag su due file, una disposizione che spesso era causa di malfunzionamenti a causa della semplicità con cui era realizzato il meccanismo di scorrimento dei colpi. Oltre a questa mancanza di affidabilità nell'approvigionamento dei colpi, i soldati si lamentavano spesso della mancanza di precisione dovuta all'eccessiva semplicità del sistema di mira.





** BREN **
▲ Armi Inglesi ▲
▲ Tutte le Armi ▲






Fu distribuita come arma d'appoggio per la fanteria, facile da trasportare alla stessa velocità con cui si muovevano le truppe durante un assalto (cosa che il modello precedente non consentiva). Numerose tabelle riportano un peso a vuoto di poco superiore ai 10 Kg.
I due difetti principali erano il caricatore, che conteneva solo 30 proiettili e la scarsa precisione quando l' arma non era piazzata a terra o su cavalletto.





Le pistole

Webley Revolver
Luger P08
Colt 45
TT30





** WEBLEY REVOLVER **
▲ Pistole ▲
▲ Tutte le Armi ▲





È una pistola a rivoltella con capacità massima di 6 proiettili. È stata usata nella prima guerra mondiale (1915), ed è andata scomparendo nei primi anni 30, anche a causa delle difficoltà di caricamento dovute all'obsoleto caricatore a tamburo. È una pistola molto bella per la sua forma aereodinamica, molto futuristica per quegl'anni.
La pistola standard dei “Tommies” anglosassoni fu il revolver Webley Mk IV, prodotto dalla Webley e Scott di Birmingham (circa 300.000 unita’ realizzate durante il corso della Prima Guerra Mondiale). Si trattava di un calibro 11,6mm, realizzato per la prima volta alla fine del diciannovesimo secolo, particolarmente affidabile in qualsiasi condizione di impiego (soprattutto nel fango delle Fiandre). Il revolver Webley fu distribuito anche alle truppe coloniali britanniche e, in generale, a tutti i graduati del contingente anglosassone. Nonostante il forte rinculo, la Webley venne largamente apprezzata, anche se molti ufficiali preferirono impiegare qualche Luger rubata al nemico: quest’ultima possedeva infatti una gittata sensibilmente maggiore del revolver d’ordinanza britannico. Nel 1913 venne prodotta una seconda versione del revolver Webley, questa volta dotata di meccanismo di ricarica automatico: si rivelo’ tuttavia difficile da utilizzare e solo la Marina Militare britannica decise di adottarla, con modesto successo.





** LUGER P08 **
▲ Pistole ▲
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Introdotta per la prima volta nel 1898, è stata prodotta fino ai giorni nostri grazie all'alta precisione che la rende ottima anche come arma sportiva. Venne prodotta in vari modelli con canne di differente lunghezza (10 cm. per il modello P08) e anche con calci aggiuntivi.



Impiegata per la prima volta dall'esercito svizzero nel 1900 con un munizionamento da 7,65 mm Parabellum con il nome di Ordonnanzpistole 00, venne poi accettata dalla marina tedesca e nel 1908 anche dalla Wehrmacht, ma con un calibro differente, il 9 Parabellum, munizionamento anch'esso realizzato da Luger e dalla DWM nel 1902, detto anche "9x19" o "calibro Luger".
Venne largamente utilizzata dall'esercito tedesco e poi nazista sia nella prima che nella seconda guerra mondiale. Nel 1942 venne sostituita dalla Walther P38 a causa del costo di produzione e della notevole manutenzione che richiedeva. A tutt'oggi è un'arma ricercata ed apprezzata dai collezionisti di tutto il mondo.





** COLT 45 **
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La Colt M1911 è una pistola semi-automatica ad azione singola calibro .45ACP. Progettata da John Browning, è stata la pistola d'ordinanza dello United States Army dal 1911 al 1985.
Venne largamente usata nella Prima e nella seconda guerra mondiale, in Corea e in Vietnam. In totale, nelle versioni M1911 e M1911A1, ne sono state prodotte 2.700.000 di esemplari.




**  TT30 **
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Prodotta agli inizi degli anni 30 come risposta ad un’arma semiautomatica portatile di forma moderna, inizialmente il calibro prescelto fu il 7,63 Mauser in quanto considerato più idoneo per essere usato su armi semi-automatiche. Successivamente però si preferì  la compatibilità con il munizionamento  dei fucili Mosin Nagant (7,62x53R) perché questo avrebbe portato ad un’economia in fase di produzione delle cartucce e si ridusse quindi il calibro da 7,63 a 7,62.





Mitragliatrici Pesanti

MG42




Quando la MG 42 camerata per la cartuccia da 7,92 x57 mm Mauser fece il suo ingresso sui campi di battaglia della seconda guerra mondiale, quest'arma automatica rivoluzionò il disegno delle mitragliatrici non solo per le sue rimarchevoli soluzioni meccaniche, ma anche per la sua costruzione che prevedeva un gran numero di parti in lamiera stampata permettendo una più rapida ed economica produzione dell'arma. Oltre a una serie di soluzioni e accorgimenti già sperimentati con successo su altre armi come il sistema di sostituzione rapida della canna, versione migliorata di quello utilizzato sulla mitragliatrice italiana Breda, la MG 42 offriva altre caratteristiche tecniche molto interessanti quale, per esempio, un meccanismo di alimentazione di notevole funzionalità, che si dimostrò così perfetto da essere in seguito adottato su altre mitragliatrici come la M60 statunitense. Pare tuttavia che il sistema di chiusura a rulli della MG 42 sia derivato da un prototipo polacco, messo a punto da Edward Stecke prima del conflitto e caduto in mano ai Tedeschi nel 1939.
Durante la seconda guerra mondiale la MG 42 fu prodotta in svariate migliaia di esemplari da numerose ditte del 3° Reich quali la Mauserwerke di Berlino, la Steyr Daimler Puch di Vienna, la Waffenfabrik di Suhl e la Johannus Grossfuss Mettal und Locierwaffenfabrick di Doblen. Per la cronaca ricordiamo che l'industrializzazione della MG 42 fu curata da un dipendente di quest'ultima azienda, l'ingegnere Grunovv al quale si deve del resto la semplicità di fabbricazione di quest'arma eccezionale.
Nel dopoguerra la produzione di una versione aggiornata della MG 42 fu intrapresa dalla Rheinmetall di Dusseldorf per conto delle Forze Armate tedesche. L'arma fu camerata per l'impiego della cartuccia da 7,62 x 51 mm e offerta commercialmente come MG 42/59. Da notare tuttavia che le prime MG post-belliche, dette anche MG 1 nella nomenclatura militare tedesca, furono impiegate dalle guardie di confine della Repubblica federale in calibro 7,92 mm Mauser.




L’MG-42 è tutt’ora valida e presente in svariati eserciti del mondo tra cui quello italiano e non smette di apparire su tutti i campi di battaglia e di missioni di pace da quando ha fatto il suo ingresso in scena



Paracadutista Tedesco (Deutscher Fallschirmjäger) con la sempre valida MG-42


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Browning Cal. 30

La mitragliatrice pesante Browning M2 soprannominata Ma Deuce dai militari che la utilizzano è un'arma pesante progettata poco dopo la fine della primo conflitto mondiale da John Browning (ideatore del famoso B.A.R.).La M2 è largamente utilizzata per gli armamenti dei veicoli terrestri e per gli aerei in forza all'esercito degli Stati Uniti d’America, soprattutto durante la seconda guerra mondiale

Progettata inizialmente come arma per aeroplani fu dapprima selezionata per la fanteria e adottata come Model 1921 dall’esercito degli Stati Uniti d’America ed utilizzata come arma antiaerea. Nel 1932 al progetto originario furono apportate piccole modifiche come la canna bucata per migliorare il raffreddamento della stessa che portarono alla ridefinizone dell'arma come M2 e in seguito M2HB (Heavy Barrel, canna pesante) con un ingegnoso meccanismo per il rapido cambio canna nel caso di surriscaldamento chiamato QCB (Quick Change Barrel). Della M2 è stata sviluppata anche una versione leggera dal peso di 27 kg. Attualmente la FN ha sviluppato una versione migliorata denominata M3.I giapponesi utilizzarono durante la Seconda guerra mondiale la Tipo 1, una copia della M2 camerata per la cartuccia giapponese da 12,7mm.

 

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Granate e bombe a mano 

STIELHANDGRANADE

Lo "schiacciapatate" era caratterizzato da un involucro di metallo in lega leggera di ferro o acciaio (testa) contenente l'esplosivo avvitato su una manico cavo di legno. All'interno di esso era sistemata una corda doppia con attaccata una "palla-guida" di porcellana. La parte inferiore era chiusa da un cappuccio metallico avvitabile in cui un dischetto metallico impediva il movimento della stessa. Per aumentarne l'efficacia era possibile infilarvi un apposito manicotto a frammentazione. L'innesco era dato da un acciarino a frizione presente nella testa che veniva azionato tirando un anello di plastica collegato alla corda. Questa era collegata alla miccia che accendeva il detonatore con un leggero ritardo, tarato in 4 secondi, per permettere al soldato di lanciarla.

Anche senza eccessivo addestramento era possibile effettuare lanci sui 25-30 m. La sua carica poteva essere composta di tritolo o di nitrato di ammonio non compresso.

Nel primo caso la bomba, colorata in grigio verde scuro, portava contrassegnata la lettera SK e K, nel secondo caso essa era contraddistinta dalle sigle D e O.

Lo schiacciapatate ebbe molte varianti. Le prime nacquero già prima del 1917, allorché la granata non aveva ancora un aspetto definitivo. Nella seconda guerra mondiale furono invece introdotte delle semplificazioni al Modello 24 ottenendo così una seconda variante meno complessa, la Stielhandgranate Modell 43.

 

Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Trench_Gun"

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Piastrine

Americane
Inglesi
Russe
Tedesche


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PIASTRINE TEDESCHE



Questa piastrina porta la dicitura 4 Divisione Fallschirmjäger (paracadutisti) reparto Kontrollgruppen (gruppo di controllo) Caporale di complemento cittadinanza tedesca e religione cattolica (la piastrina è recente ma è la stessa in uso durante gli anni della 2^ Guerra mondiale.



La piastrina tedesca è divisa in due da un piccolo tratteggio perché in caso di morte del combattente una parte rimane sul corpo mentre l’altra viene presa per un “conteggio delle perdite” e successivamente spedita alla famiglia.

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PIASTRINE INGLESI



Sono doppie per lo stesso motivo, una al caduto e l’altra per il conteggio delle perdite.



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PIASTRINE AMERICANE

 

Sono doppie come tutte le altre, per ora le piastrine americane sono state adottate in gran parte di tutti gli eserciti del mondo.





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PIASTRINE RUSSE



Sono doppie come tutte le altre, per ora le piastrine americane sono state adottate in gran parte di tutti gli eserciti del mondo.

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